Chi, recandosi a Monreale, non ha trascurato di acquistare i famosi biscotti ad S con i ghironi bianchi di zucchero, invenzione delle solerti monache benedettine dell’antico monastero di San Castrenze, sa bene che questi biscotti sono ancora oggi una delle più rinomate specialità dolciarie.
Il monastero di San Castrenze, che aveva un grosso influsso sulla vita del popolo monrealese, dimostrò sotto l’aspetto economico e commerciale di essere all’altezza di amministrare anche notevoli quantità di beni come: il possedimento di acque biviere, taverne, mulini e torrenti.
Al suo interno il convento possedeva una grossa farmacia che serviva tutto il comprensorio. Ogni anno organizzava una grande fiera agricola che si svolgeva nel mese di maggio, a partire dall’anno 1508. La fiera venne soppressa, unitamente ad altre attività derivanti dai beni di proprietà del convento, nel 1866, a seguito della soppressione degli ordini religiosi.
Successivamente, intorno al 1930, sull’area dove sorgeva questa gloriosa istituzione monastica, furono costruite la pretura e l’attuale caserma della polizia municipale. Rimase invece immutata la chiesa parrocchiale di San Castrenze. La diffusione di questo biscotto locale andò oltre il convento per merito di una suora che fece della sua famiglia il punto di riferimento monrealese, aprendo un grosso biscottificio che a Monreale è il più rinomato di tutti: Giangrande – Modica. Che rimane ancora oggi il più antico.